‘Sua base vuole nuova legge elettorale ma a lui sta bene così’
‘Si sente dire spesso: Grillo è solo un portavoce, un megafono che amplifica la voce del M5S. È solo questo? Non mi pare proprio. È riduttivo definire megafono chi è allo stesso tempo proprietario del blog, del simbolo del Movimento, tesoriere e depositario della rappresentanza giuridica e politica del M5S. Non male per uno che si scaglia contro gli accumulatori di poltrone: nel M5S, quelle che contano di più, formalmente non esistono (non c’è nemmeno uno statuto formale) ma di fatto sono tutte sue. Ecco perché a me, più che un megafono sembra un imbuto. Che più di amplificare, accentra, impone e fagocita. Spesso in autonomia, senza consultare la base e spesso anche senza consultare i propri parlamentari. E mi azzardo a dire di più: se fosse un po’ più democratico e un po’ meno ‘dittatore’ Beppe Grillo potrebbe persino scoprire che la sua base la legge elettorale la vuole cambiare. Ma forse, in realtà, è proprio a lui che fa comodo lasciarla così com’è’. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Francesco Russo.

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