Un’azione trasversale, che abbraccia tutto l’emiciclo parlamentare, per chiedere al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan di fare chiarezza sul futuro di Assicurazioni Generali, una delle principali aziende italiane, tra i primi gruppi assicurativi mondiali e un asset strategico del Paese, con oltre 70 miliardi di investimenti in titoli di Stato italiani. Se ne è fatto promotore il senatore Francesco Russo, segretario d’Aula del Pd eletto a Trieste, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sottoscritta dai Presidenti delle Commissioni Bilancio (Tonini), Finanze (Marino) e Industria (Mucchetti) del Senato e da oltre 100 senatori rappresentativi di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione.
“Osservo con preoccupazione – spiega Russo – gli scenari che si stanno delineando intorno al futuro di una delle più importanti aziende italiane, una multinazionale presente in oltre 60 paesi, che rappresenta l’eccellenza tricolore nel mondo. A fronte di indiscrezioni che continuano a rincorrersi e che ipotizzerebbero persino uno ‘spezzatino’ del Gruppo Generali, con possibili cessioni di asset a competitor stranieri, la politica non può restare in silenzio. Non ci possono e non ci devono essere interferenze di alcun tipo con operazioni di mercato, ma chi rappresenta i cittadini ha il dovere di vigilare affinché la partita sul Leone di Trieste non si concluda con la vittoria di pochi privati e la sconfitta di lavoratori e piccoli risparmiatori.
L’interrogazione urgente che ho presentato, sottoscritta da oltre 100 colleghi – continua Russo – chiede al ministro Padoan quali iniziative intenda intraprendere per preservare l’italianità di Generali e, soprattutto, come il Governo intenda tutelare l’occupazione dei dipendenti italiani del Gruppo. La politica ha il dovere di mettere in campo tutti gli strumenti a propria disposizione per far in sì che quest’operazione, in qualunque modo si concluda, porti maggiore ricchezza per tutto il sistema paese Italia e, al contempo, non metta a repentaglio i posti di lavoro di migliaia di cittadini. E mi fa davvero piacere – conclude Russo – che su un tema così importante la politica, per una volta, riesca a parlare con una voce sola, senza divisioni e polemiche”.
Tra i 110 firmatari si segnalano: la vicepresidente Lanzillotta, i presidenti di Commissione Mauro Marino (Finanze e Tesoro); Mucchetti (Industria, commercio e Turismo) Tonini (Bilancio) Chiti (Politiche Unione europa); De Biasi (Igiene e sanità); Latorre (Difesa) Marinello (Territorio, ambiente); l’ex ministro dell’Economia Tremonti, l’ex ministro delle Riforme Quagliariello, il giuslavorista Ichino, l’ex ministro dell’Istruzione Giannini, il senatore Zavoli, i capigruppo Barani (Ala); Bianconi (Area popolare); Bonfrisco (Conservatori e Riformisti), Centinaio (Lega); Paolo Romani (Forza Italia); Zeller (Autonomie), la senatrice Lezzi (M5s).
Si allega in alto a destra l’interrogazione.