‘C’è chi chiede più Europa e chi ne vuole meno. L’unica vera strada è lavorare per averne una migliore. E l’Italia ha l’autorevolezza per guidare l’azione riformista necessaria per rafforzarla’. E questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del senatore Francesco Russo in replica all’intervento del premier Matteo Renzi su Consiglio europeo. ‘L’Europa è necessariamente e indiscutibilmente il nostro destino – ha affermato Russo – il più grande e riuscito esperimento di unità politica mai realizzato nella storia dell’umanità. Ma dobbiamo essere realisti. Forse per la prima volta dai tempi dei costituenti siamo costretti a impegnarci e lottare per questo destino. Il rischio è quello di perdere ciò che diamo da troppo tempo per scontato: sicurezza, benessere, pace sociale, uno status che ci invidia tutto il mondo. Se non ci fossimo attardati nell’implementazione dell’Agenda di Lisbona 2000, realizzando una più competitiva economia della conoscenza, forse non avremmo evitato la crisi ma l’avremmo affrontata con più forza e rapidità, puntando su una crescita sostenibile, un lavoro d maggiore qualità e una maggiore coesione sociale’. ‘Serve una coraggiosa strategia di medio e lungo periodo per adattare le nostre economie – sottolinea Re le nostre società ad un mondo che ha deciso di non aspettarci più, e per rispondere alla Grande Trasformazione che nasce dal combinato disposto di globalizzazione, e rapidi cambiamenti demografici, tecnologici e ambientali. Se non sarà così rischiamo che non ci sia più Europa e sappiamo cosa è successo nel mondo quando il nostro continente ha rinunciato ad essere faro di cultura, di sviluppo e di unità. Evitare che si ripeta è oggi il nostro impegno’ conclude l’esponente pd.

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