‘Lo dice bene il Wall Street Journal: l’Italia può cambiare. E, lo sta già facendo. Malgrado le parole di Luca Zaia, questa legislatura sta segnando davvero l’inizio di una nuova stagione, in cui una nuova classe dirigente e politica che parla un po’ meno e non promette ciò che non può mantenere, lavora con serietà. La stessa che ha permesso al ceo Greco di presentarsi, ieri a Londra, con risultati sopra le aspettative’, Così Francesco Russo senatore PD membro della Commissione Esteri in merito all’articolo apparso oggi sul Wall Street Journal.  
‘Non sono pochi gli elementi di similitudine fra gli sforzi del governo Letta e la strategia della compagnia triestina che ha avuto l’apprezzamento degli analisti londinesi e della testata economica Usa – ha proseguito Russo. Quando dieci mesi fa il ceo di Generali aveva presentato alla comunità finanziaria internazionale un ambizioso piano di ristrutturazione per il Leone di Trieste gli analisti si erano mostrati scettici sulle possibilità di riuscita. Oggi, a soli 10 mesi di distanza il gruppo assicurativo ha meritato i complimenti unanimi di quegli stessi analisti. Perché il ceo Greco ha dimostrato che la serietà e il duro lavoro pagano. E gli impegni presi si rispettano. Generali aveva promesso di dismettere asset per 4 miliardi entro il 2015. Ad oggi, a più di un anno dalla scadenza, ha già recuperato dal mercato 2,4 miliardi .Il 2015 è anche l’orizzonte temporale che si è dato il Governo Letta per fare quelle riforme strutturali di cui questo Paese ha bisogno per tornare a crescere e che, l’Europa, da tempo chiede. Oggi il presidente del Consiglio si trova nella stessa condizione in cui si è trovato il numero uno di Generali dieci mesi fa: convincere l’opinione pubblica interna e internazionale che il nostro Paese è serio, credibile, affidabile e ha potenzialità. E gli obiettivi che il Governo si è dato da qui al 2015 non sono meno ambiziosi del piano di Generali: modificare la legge elettorale, abolire il bicameralismo perfetto, privatizzare senza svendere, dare una stretta alla spesa pubblica e investire risorse nella ricerca e nei giovani.
Sono obiettivi alla portata di un Governo e di una classe politica, giovane, nuova e che ha già dimostrato di avere la schiena dritta, coraggio e la capacità di iniziare a scardinare un sistema bloccato da troppo tempo – ha concluso Russo. E sono quegli obiettivi che, una volta raggiunti, daranno maggiore solidità al sistema Paese e consentiranno alle nostre imprese di competere nuovamente sui mercati internazionali”.

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