‘Vorrei chiedere al Ministro Lupi come sia possibile che in tempi di spending review e di crisi della finanza pubblica, mentre, peraltro, si chiede agli enti locali di stringere la cinghia si continui a pensare di sprecare 95 milioni per un’infrastruttura che la maggior parte degli operatori considerano inutile e irrealizzabile’. Così il senatore del Pd Francesco Russo in merito al progetto di porto off-shore a largo di Venezia.
‘Leggo, infatti – prosegue Russo – che il Ministro dei trasporti garantisce di aver recuperato in Legge di Stabilità i 95 milioni già cancellati nei mesi scorsi per finanziare l’inizio dell’iter della piattaforma offshore che il presidente Costa ostinatamente continua a proporre per il porto Venezia. Tutti gli esperti sono concordi nel segnalare che le grandi navi che risalgono l’Adriatico potrebbero tranquillamente fare rotta su Trieste che già possiede fondali profondi ed infrastrutture ampliabili con ridotti investimenti. Ma voglio soprattutto segnalare ancora una volta l’assurdità di un progetto per il quale i costi miliardari non sono ancora ben definiti e non si intravedono all’orizzonte i necessari finanziatori privati da lungo annunciati ma mai esplicitati. È l’ora di finirla, – afferma ancora il senatore Pd – troppe volte abbiamo visto come gli annunci mediatici e i progetti faraonici servano solo a buttare i milioni in studi di fattibilità e consulenze. La vicenda Mose è ancora troppo fresca per non invitare tutti a maggiore prudenza. In tanti restiamo convinti che sia necessario lavorare per il rilancio e l’integrazione della portualità dell’Alto Adriatico. Ma senza inseguire chimere. Lupi e Costa accettino allora un confronto pubblico nel merito con operatori e esperti. Se ci spiegheranno, ad esempio, come rendere economicamente sostenibile la doppia movimentazione di merce necessaria o chi pagherà le opere a terra rese indispensabili dall’offshore saremo disposti a ragionare insieme su come inserire un progetto di questo tipo all’interno del sistema portuale italiano. Ma fino a quel momento – conclude Russo – per favore, concentriamo le energie su progetti che servono davvero al nostro Paese’.

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