“Il tempo dirà se questo dl sull’immigrazione sarà efficace, ma certamente è la dimostrazione che c’è ancora spazio e bisogno di una politica che guardi lontano, seria e coraggiosa, che non si rassegna al respiro corto e al consenso facile”.
Così il senatore Francesco Russo in dichiarazione di voto sul dl immigrazione al voto di fiducia in aula al Senato.
“Si tratta di buone norme – sottolinea Russo – che fanno compiere all’Italia e all’Europa un passo avanti per uscire dalla logica dell’improvvisazione e dell’emergenza. Acquisiamo più protagonismo nel contesto internazionale e ci rendono più credibili. Al contempo inviamo agli italiani un messaggio chiaro: il nostro Paese può accogliere solo se è in grado di valutare rapidamente chi ha davvero diritto di rimanere e chi non lo ha e con questo decreto garantiamo una certezza: chi non ha diritto o infrange le nostre leggi sarà ricondotto celermente nel paese di provenienza”.
“L’Italia può e deve essere un laboratorio e un modello avanzato di gestione di questi fenomeni – prosegue l’esponente pd – Era doveroso mettere in campo le nostre migliori energie e risorse per dimostrare all’Europa ed al mondo attraversato dai flussi migratori che è possibile conciliare accoglienza e sicurezza, impegno umanitario e programmazione sostenibile dei flussi, lotta agli imperi economici che vivono del traffico odioso di donne e di uomini e integrazione di chi chiede solo di essere un buon cittadino italiano. Noi siamo orgogliosi di ciò che abbiamo dimostrato prima col governo Letta e poi con quello guidato da Matteo Renzi, con l’operazione Mare Nostrum e con Triton. Orgogliosi del fatto che in Europa la voce del governo italiano, in un isolamento che a volte ha sfiorato la solitudine abbia saputo ricordare che prima di essere un problema le donne e gli uomini sui barconi erano esseri umani meritevoli come noi di un’opportunità di vita dignitosa”.
“La nostra azione, animata dalle comuni radici cristiane – conclude Russo – permette a noi europei di riscoprire e condividere un’apertura all’altro che nasce nell’umanesimo di tante donne e uomini di cultura che hanno segnato la nostra cività millenaria e nella rivoluzione francese che più di 200 anni fa fondava libertà e uguaglianza sul valore della fraternità universale”.


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