Grande soddisfazione per l’emendamento che è stato appena accolto dall’Aula del Senato
‘Non posso che esprimere grande soddisfazione per il voto che, a larghissima maggioranza e con l’appoggio di una cinquantina di colleghi di quasi tutti i gruppi dell’Aula, ha approvato l’emendamento a mia prima firma che prevede che il Senato partecipi alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea. E’ un risultato in linea con l’ambizione di dare al nuovo Senato, accanto al profilo di Camera delle Autonomie quello di una chiara e forte vocazione europea’. Lo afferma il senatore del Pd Francesco Russo dopo l’approvazione dell’emendamento 1.1991, uno dei due che hanno avuto parere favorevole dei relatori e del Governo sui primi duemila affrontati in Aula. ‘Se c’è una responsabilità che in molti avvertiamo è quella di aiutare l’Italia e le sue Istituzioni ad uscire dal proprio provincialismo, dall’illusione della autosufficienza – continua – recuperando un legame forte con il mondo che spesso corre a velocità doppia della nostra. Per questo abbiamo previsto che il nuovo Senato possa offrire un luogo qualificato di interfaccia con l’Unione Europea, da cui dipende qualsiasi chance di nostro protagonismo a livello internazionale. Una seconda Camera – conclude Russo – protagonista nella fase ascendente e discendente della legislazione europea, che eserciti funzioni di raccordo con l’Unione, in particolare con gli organi del Parlamento europeo, e di analisi e valutazione degli atti normativi, delle politiche, dei procedimenti e delle decisioni, anche degli organi di giustizia. Un Senato, cioè, pienamente capace di interpretare le previsioni del Trattato di Lisbona, in modo peculiare e per una volta innovativo e in anticipo sui tempi rispetto agli altri partner comunitari’.