Alfano, in contesto normale, avrebbe dovuto dimettersi
 “È nostro dovere parlare agli italiani con il linguaggio della verità e del coraggio. Il coraggio di ammettere che in questo Paese è successo qualcosa di abnorme”. Così il senatore e membro del Gruppo di Presidenza del PD Francesco Russo durante la discussione generale sulla mozione di sfiducia al Ministro Alfano. “Si sono lasciate compiere a diplomatici ed esponenti di un Paese straniero pressioni ed interferenze incomprensibili – prosegue l’esponente pd – perfino se inquadrate, senza ipocrisie, nei rapporti complessi con una realtà strategica per i nostri approvvigionamenti di energia; molto va rivisto nei servizi di sicurezza e nella loro catena di comando, per evitare che fatti simili possano ripetersi fuori dal controllo dell’autorità politica. Dobbiamo, inoltre, avere il coraggio, di dire che in un contesto normale, in qualunque altra situazione diversa dall’emergenza economico-politica che vive il nostro Paese, le dimissioni del Ministro Alfano sarebbero state la strada maestra ed obbligata. Lo dico però riconoscendo che non è corretto invocare in questo caso la responsabilità oggettiva e avendo nessun dubbio rispetto alle conclusioni della relazione del capo della Polizia che escludono ogni diretto o indiretto coinvolgimento del Ministro nel blitz di Casal Palocco. E aggiungendo che è ipocrita chi invoca oggi una soluzione ordinaria fingendo di vivere in un altrettanto ordinario e normale frangente della vita del nostro Paese: sarebbe assurdo e controproducente provocare una crisi di governo e un ulteriore indebolimento della politica proprio a causa di una vicenda che ha messo in luce un disequilibrio pericoloso fra burocrazia forte e politica debole. Infine dobbiamo avere il coraggio di rivendicare l’orgoglio di questo Parlamento che è composto da persone impegnate in queste settimane a tener fede all’impegno chiestoci dal presidente Napolitano nel giorno della sua rielezione. Quello di dare – nonostante la fatica che costa a ciascuno di noi lavorare in una maggioranza diversa da quella per cui ha chiesto il voto – forza e sostegno ad un governo che si è preso l’impegno di rendere più efficienti le nostre istituzioni, di approvare una nuova legge elettorale, di rilanciare l’economia, di far recuperare all’Italia solidità e credibilità internazionale’. ‘E oggi – conclude Russo – vorrei infine poter promettere agli italiani che questo governo sarà capace di riforme profonde lì dove la vicenda kazaka ha dimostrato che esistono troppe falle e, ancora, che questo governo saprà offrire ogni assistenza possibile, fare pressioni al governo di Astana e auspicabilmente riportare in Italia Alma Shalabayeva e sua figlia!”

Ne Parlano