Serve anche piano latte nelle scuole e operatività fondo latte per sostenere la filiera
‘La riunione di domani al Mipaaf nella quale verrà verificata la nascita di un logo volontario e privato per il latte fresco 100% italiano, non obbligatorio ma coordinato dal ministero, rappresenta un serio passo avanti e fa seguito a molti altri incontri sul tema, che per la prima volta hanno coinvolto anche la distribuzione organizzata’. Lo dichiara il senatore del Pd Roberto Ruta commentando l’audizione del ministro Martina alle commissioni Agricoltura di Camera e Senato riunite.

‘La questione fondamentale – continua – resta quella dell’organizzazione e del sostegno della filiera in vista dell’imminente conclusione del regime delle quote latte, su cui occorre un’accelerazione su tre fronti fondamentali. Il primo è il rafforzamento dell’equilibrio delle forme contrattuali attraverso norme più stringenti per la forma scritta dei contratti, che dovranno essere della durata di almeno un anno e per i quali sarà previsto un monitoraggio da parte dell’Ismea. Il secondo punto è la predisposizione del provvedimento per definire le modalità di accesso al fondo latte previsto dalla legge di stabilità per 108 milioni di euro, spalmati per 8 milioni per il 2015 e 50 milioni per il 2016 e per il 2017. L’intervento avviene nel quadro degli aiuti del regime ‘de minimis’ e copre le garanzie concesse da Ismea o parte della quota degli interessi per investimenti destinati al miglioramento della qualità o un mix fra le due. L’adesione al piano sarà controllata attraverso la consulenza aziendale e il contributo sarà commisurato al latte prodotto. Infine – conclude Ruta – la possibilità di un’integrazione del piano frutta nelle scuole col piano latte per aumentare la completezza della dieta e la consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione’.


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