‘I segnali consistenti di miglioramento del quadro economico sono incoraggianti in tutti i settori ma fuori dall’Italia si profilano nuovi problemi con l’indebolimento delle economie emergenti finora in grande crescita. Ecco perché nella nota di aggiornamento si chiede uno sforzo straordinario per consolidare la nostra crescita agendo sugli investimenti, l’occupazione, la domanda interna e la capacità di innovazione del Paese’.
Lo ha dichiarato il senatore Giorgio Santini, capogruppo Pd in commissione Bilancio, nella dichiarazione di voto sulla mozione di maggioranza alla nota di aggiornamento del Def.
‘Per questo obiettivo – ha spiegato Santini – è indispensabile utilizzare tutti gli spazi di flessibilità che le regole Ue permettono. Grazie alle riforme, l’Italia ha tutte le carte in regola per negoziare con Bruxelles. È un punto fondamentale da cui dipende il nostro successo. La Nota aggiuntiva indica infatti obiettivi precisi, a cominciare dalla riduzione delle imposte alle famiglie e alle imprese: via la tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati, con una riduzione progressiva della tassazione sugli utili di impresa’.
‘Tutto questo – ha proseguito il parlamentare dem – insieme a un articolato progetto di rilancio degli investimenti, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno, introducendo un robusto credito di imposta e ottimizzando l’uso dei fondi strutturali e del fondo di coesione. Lo sforzo si alimenta anche con politiche coerenti per il lavoro, che permetteranno il mantenimento della decontribuzione sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Infine, sul piano istituzionale, si affronta la sostenibilità finanziaria degli enti locali, con la compensazione paritaria precisa del mancato gettito delle imposte immobiliari, ma anche con un riassetto organico della finanza locale. Per tutto ciò – ha concluso Santini – occorre un consenso forte alle politiche illustrate nella nota e per questo serve un voto ampio oggi alla risoluzione di maggioranza su questo piano’.
Lo ha dichiarato il senatore Giorgio Santini, capogruppo Pd in commissione Bilancio, nella dichiarazione di voto sulla mozione di maggioranza alla nota di aggiornamento del Def.
‘Per questo obiettivo – ha spiegato Santini – è indispensabile utilizzare tutti gli spazi di flessibilità che le regole Ue permettono. Grazie alle riforme, l’Italia ha tutte le carte in regola per negoziare con Bruxelles. È un punto fondamentale da cui dipende il nostro successo. La Nota aggiuntiva indica infatti obiettivi precisi, a cominciare dalla riduzione delle imposte alle famiglie e alle imprese: via la tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati, con una riduzione progressiva della tassazione sugli utili di impresa’.
‘Tutto questo – ha proseguito il parlamentare dem – insieme a un articolato progetto di rilancio degli investimenti, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno, introducendo un robusto credito di imposta e ottimizzando l’uso dei fondi strutturali e del fondo di coesione. Lo sforzo si alimenta anche con politiche coerenti per il lavoro, che permetteranno il mantenimento della decontribuzione sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Infine, sul piano istituzionale, si affronta la sostenibilità finanziaria degli enti locali, con la compensazione paritaria precisa del mancato gettito delle imposte immobiliari, ma anche con un riassetto organico della finanza locale. Per tutto ciò – ha concluso Santini – occorre un consenso forte alle politiche illustrate nella nota e per questo serve un voto ampio oggi alla risoluzione di maggioranza su questo piano’.