“Il Presidente Zaia, dopo che per un decennio non ha mai mancato di plaudire ai successi millantati da Zonin e Consoli, e in privato, sfoderando l’orgoglio veneto del ‘paroni a casa nostra, anca dee banche’ non mancava di far sentire loro il suo incoraggiamento, in queste ore diventa il re degli irresponsabili, capace solo di criticare chi sta cercando soluzioni ai problemi drammatici delle due banche venete”. Lo dichiara il senatore Giorgio Santini (Pd), capogruppo in commissione Bilancio.

“Mentre il Governo italiano ai massimi livelli sta trattando con l’Europa e sta cercando con grande determinazione e con l’impegno di ingenti risorse – spiega Santini – di evitare un venetissimo disastro, Zaia anziché invitare l’imprenditoria del Veneto a credere e a impegnarsi per un futuro di questi istituti, scherza con il fuoco, comunicando a tutti, Commissione Europea e risparmiatori, di essere il primo a non credere nella possibilità di salvataggio. Questo è il momento in cui il Veneto deve far sentire che è comunità vera, responsabile, che non permette che le macchie di un ceto dirigente colluso ricadano sul futuro dei figli. Questo è il momento in cui la politica deve dimostrare di essere all’altezza dei problemi da affrontare. Presidente Zaia – prosegue il senatore dem – dopo che per anni è stato plaudente verso vertici bancari che hanno spolpato il Veneto, è irresponsabile che, per manifesto puro gioco politico, ai confini con l’insider trading, stia creando allarme fra tutti i titolari di depositi comunicando che ce ne si può infischiare dell’Europa. Se lo facesse uno sprovveduto in buona fede forse sarebbe comprensibile, che lo faccia il Presidente del Veneto, che dovrebbe conoscere le possibili conseguenze, è irresponsabile. È sempre più evidente, che nella tristissima vicenda delle banche venete il suo unico scopo è quello di lucrare politicamente, anche sul disastro per decine di migliaia di famiglie”.

“Questa volta Le diciamo, da veneti, che non c’è da nulla di cui vantarsi che, invece, Lei dovrebbe solo vergognarsi per questo atteggiamento irresponsabile. Non sarà la cortina fumogena di questi giorni a mondare anni e anni al fianco di chi ci ha ridotto in questa condizione con la complicità degli ignavi. In questo momento difficile, il Veneto – conclude Santini – si dovrà sollecitamente rivedere la legislazione vigente affinché la configurazione delle istituzioni territoriali previste dalla Costituzione trovi assetti più funzionali sul piano organizzativo e dei servizi ai cittadini”.


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