IncRICO”A seguito di un esposto denuncia di un consigliere comunale di San Giovanni Incarico- riguardante i comportamenti ritenuti penalmente rilevanti da parte dell’ente gestore, l’Unione dei Comuni “Antica terra di lavoro” (ATL) e della cooperativa a cui erano stati appaltati tutti i servizi previsti dalla convenzione,”Noi”, nel quadro dell’emergenza umanitaria dichiarata dal Presidente del Consiglio nel 2011 per affrontare l’eccezionale afflusso di migranti sul territorio italiano in conseguenza della “Primavera arba”- presentati la seguente interrogazione al Ministro dell’Interno. Oggi, la corte dei Conti ha stabilito che il sindaco Antonio Salvati, espressione di Fratelli d’Italia, e il dirigente Federici dovranno risarcire la Regione di 208 mila euro, perché «l’intento illecito era quello di lucrare sulla pelle dei migranti e a danno dell’erario» come si legge nelle conclusioni a cui è giunta la magistratura contabile.” Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Scalia.
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01514
Atto n. 4-01514
Pubblicato il 21 gennaio 2014, nella seduta n. 170

SCALIA – Al Ministro dell’interno. –

Premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 aprile 2011 si dichiarava lo stato di emergenza umanitaria per l’eccezionale afflusso sul territorio nazionale di cittadini provenienti dal nord Africa a seguito della “primavera araba”. L’intervento umanitario è stato gestito, in attuazione dell’accordo tra il Governo, le Regioni, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani e l’Unione delle Provincie d’Italia, dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, e con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3933 del 13 aprile 2011, è stato nominato commissario delegato per l’emergenza il capo del Dipartimento della protezione civile, il quale con apposito decreto del 3 maggio 2011 ha approvato il piano per l’accoglienza migranti;
le misure di accoglienza predisposte dalla Protezione civile sono state coordinate a livello regionale dai soggetti attuatori indicati dalle Regioni, con il compito di individuare le strutture di accoglienza, coordinare gli inserimenti delle persone e stipulare convenzioni con gli enti gestori. Oltre ad associazioni e strutture con tradizionale esperienza di tutela e accoglienza, le convenzioni potevano essere stipulate con strutture alberghiere, agriturismi, bed and breakfast; la convenzione impegnava l’ente gestore a garantire tutti i servizi previsti dal progetto di accoglienza e assistenza, e a trasmettere ogni mese la rendicontazione delle spese sostenute al fine di ottenerne il relativo rimborso; il costo dei servizi è stato fissato in 42,50 euro pro die e pro capite, di cui una parte destinata al rifugiato, sotto forma di voucher spendibili nei negozi convenzionati, l’altra per coprire le spese di vitto e alloggio;
nella Regione Lazio il soggetto attuatore ha selezionato, in modo del tutto discrezionale e senza procedure pubbliche, gli enti gestori tra cui l’Unione dei Comuni “Antica terra di lavoro” (ATL), a cui vennero affidati 200 profughi, e che appaltò tutti i servizi previsti dalla convenzione alla cooperativa “Noi”;
a giugno 2013 un consigliere comunale di San Giovanni Incarico ha depositato presso le Procure della Repubblica di Cassino e Frosinone un esposto riguardante i comportamenti ritenuti penalmente rilevanti da parte dell’ente gestore e della cooperativa, denunciando l’assenza di procedure pubbliche per l’affidamento del servizio e anomalie nella gestione delle risorse del Fondo per l’emergenza in nord Africa; nell’esposto si riporta la testimonianza diretta dei profughi circa le precarie condizioni igienico-sanitarie riservate agli ospitati e le dichiarazioni rilasciate ad una trasmissione televisiva di persone con ruoli attivi nel progetto che hanno affermato che l’Unione dei Comuni ATL non ha assicurato i servizi previsti dalla convenzione; in base a quanto si apprende dall’esposto, inoltre, risulta che nelle casse dell’ATL nei primi 6 mesi del 2011 si certificava un avanzo di amministrazione pari al 508.000 euro, cifra che non avrebbe dovuto esserci se le spese per le quali è stata presentata la mensile rendicontazione ed ottenuto il relativo rimborso fossero state quelle realmente sostenute; nel mese di giugno 2013, i dipendenti dell’Unione dei Comuni ATL assunti per l’espletamento di vari servizi, compreso quello della raccolta differenziata, ricevevano il compenso per le attività prestate dal Fondo per l’emergenza nord Africa;
considerato che:
molti dei rifugiati ospitati dall’Unione dei Comuni ATL hanno denunciato, anche con proteste pubbliche, le condizioni di estrema precarietà in cui erano costretti a vivere, alcuni di loro hanno addirittura dichiarato di non aver avuto neanche il latte per i bambini;
le forti perplessità e dubbi sulla gestione e utilizzo dei fondi stanziati per l’emergenza nord Africa avanzate dall’esposto non restano isolati, come documenta un dossier del settimanale “l’Espresso” del 12 ottobre 2012, in cui si evidenzia l’opacità della gestione dei fondi e l’assenza di programmi di integrazione e formazione all’interno delle strutture coinvolte;
ad appena 3 mesi dalla tragedia di Lampedusa che provocò la morte di oltre 500 profughi davanti le coste di Lampedusa, il TG2 ha trasmesso le vergognose immagini di un’inchiesta circa le condizioni e il trattamento incivile riservato ai migranti nel centro di identificazione ed espulsione di Lampedusa, mentre il quotidiano “la Repubblica” ha svelato come l’accoglienza in moltissimi centri di accoglienza per i richiedenti asilo sia diventata un business dell’immigrazione: le cooperative vincono al ribasso le aste della gare bandite dal Ministero dell’interno e permettono che ogni centro gestito abbia condizioni di vivibilità estreme, raddoppiando e talvolta triplicando il numero delle persone ospitate, e per giunta trattenendo in qualche caso gli immigrati oltre il dovuto per continuare a incassare i fondi,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di dissipare ogni possibile dubbio circa il corretto utilizzo dei fondi erogati in favore dei rifugiati ed evitare le violazioni del rispetto dei principi di trasparenza e concorrenza;
se sia a conoscenza del bilancio dettagliato dell’ente gestore Unione dei Comuni ATL relativo alla gestione dell’emergenza nord Africa;
quali misure intenda porre in essere per i migranti che, giunti nel nostro Paese, necessitano di appropriate cure mediche e programmi di assistenza nel rispetto dei diritti e della dignità umana.


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