“Dopo le notizie di ieri sul decalogo fatto firmare ai candidati a Roma del Movimento 5 Stelle, oggi Luigi Di Maio conferma in un’intervista che i traditori saranno puniti. Ricapitolando: multe da 150mila euro per chi dissente, diktat e direttori, malgoverno in città importanti come Livorno e Quarto e tribunale immediato per chi viola il contratto messo a punto da Casaleggio. Ma davvero è questo quello di cui ha bisogno l’Italia? La democrazia è cosa rara nel Movimento 5 Stelle. Peccato che a rimetterci siano sempre i cittadini, che hanno votato un partito che prende decisioni nel segreto di una stanza e multa i dissidenti”. Lo scrive in una nota il senatore del Pd Francesco Scalia.
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