‘Dopo le inquietanti rivelazioni sull’intreccio tra apparati dello Stato e criminalità organizzata e tv pubblica è necessario fare luce sulle attività della Mitar in Rai’. Lo chiede il senatore del Pd Francesco Scalia con un’interrogazione al presidente della commissione di Vigilanza nella quale si ricorda che l’Espresso ha dato conto delle attività di Eduardo Tartaglia e del Prefetto Francesco La Motta, arrestati nell’ambito di un’indagine relativa alla sottrazione di fondi del Ministero dell’Interno, destinati al Fondo edifici di culto (Fec), ed al riciclaggio di proventi illeciti di imprenditori legati alla camorra.
‘Nell’articolo – spiega – si riferisce anche che Eduardo Tartaglia è socio, al 50% con il figlio, della Mitar Group, società che si occupa di produzione cinematografica e teatrale e che avrebbe prodotto film trasmessi da Rai 2 e finanziati da Rai Cinema e che una relazione dei carabinieri, dalla quale risulterebbe che il Prefetto La Motta avrebbe profuso “ogni suo sforzo nella spasmodica scalata alla Rai iI intrapresa da Tartaglia, assecondando appieno l’ossessione del cugino di conquistare un posto nel dorato empireo dello spettacolo”. Il giornale dà anche conto di conversazioni telefoniche intercettate tra Tartaglia e La Motta, nel corso delle quali si parlerebbe di regali da fare a politici e uomini della Rai’.
‘E’ necessario – conclude Scalia – che il presidente e il direttore generale della Rai chiariscano immeditamente gli spettacoli e/o i film prodotti per RAI dalla Mitar Group e/o dalla Rai acquistati; le procedure seguite da RAI ed i criteri applicati per l’affidamento della produzione di propri spettacoli e/o film alla Mitar Group e/o per l’acquisto degli stessi; quali film prodotti dalla Mitar Group sono stati finanziati da RAI Cinema e le procedure ed i criteri per la concessioni di detti finanziamenti’.

Ne Parlano