‘Finalmente l’Italia ha una legge sui reati ambientali. Dopo 20 anni di sforzi e impedimenti siamo davanti ad un risultato straordinario’. Lo dichiara il senatore del pd, Francesco Scalia, commentando il voto della serata di ieri con cui il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge su gli ecoreati. La nuova legge, approvata con 170 voti favorevoli, 20 contrari e 21 astenuti, introduce nell’ordinamento 5 nuovi reati: Il reato ambientale (punito con il carcere fino a 15 anni), l’inquinamento ambientale ( da 2 a 6 anni), il traffico e l’abbandono di materiale ad alta radioattività (da 2 a 6 anni), impedimento all’eco controllo (da 6 mesi a 3 anni), l’omessa bonifica ( da 1 a 4 anni di carcere). Nel pacchetto approvato ieri si prevedono anche aggravanti per mafia e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino e raddoppio dei tempi di prescrizione. Gli sconti di pena prevedono condanne ridotte da metà a due terzi nel caso del cosiddetto ravvedimento operoso: ossia se l’impuntato prima del dibattimento in primo grado evita conseguenze ulteriori o provvede alla messa in sicurezza e alla bonifica. Sconto ridotto, invece, da un terzo alla metà della pena per chi aiuta gli inquirenti a ricostruire il fatto o a individuare i colpevoli. ‘Alla quarta lettura il Senato, dopo quasi due anni di discussione e approfondimento, ha dato il via libera ad uno strumento che non consentirà più l’uso criminale dell’ambiente. È un fatto storico e mi preme anche sottolineare il fatto che su questo provvedimento si è registrata un’importante convergenza tra le forze politiche di maggioranza e d’opposizione. Infatti, la nuova legge è il risultato di tre disegni di legge a firma Realacci, Pd, Micillo, 5 stelle, e Pellegrino, Sel.’

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