‘Ringrazio il Governo per aver accolto un mio ordine del giorno al Decreto Fallimenti sui cosiddetti precari di Giustizia. In particolare ho chiesto che siano salvaguardati tutti i 2650 tirocinanti che da anni fanno parte integrante dei Tribunali’. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Francesco Scalia.

‘Nel provvedimento che approveremo la prossima settimana al Senato – spiega – vi è un articolo, introdotto alla Camera, che dà mandato al ministro della Giustizia per redigere un successivo decreto per definire il numero e i criteri per l’inserimento nell’organico dei cosiddetti precari della giustizia. Sono quei lavoratori cassintegrati, in mobilità, disoccupati e inoccupati che a partire dal 2010 hanno usufruito dei tirocini formativi negli uffici giudiziari. E tra i criteri di inserimento è prevista la priorità per la minor età anagrafica. Ritengo il criterio anagrafico generatore di disparità di trattamento tra le 2650 persone che da anni prestano il proprio lavoro nell’organizzazione della giustizia, affiancando a tutti gli effetti il personale interno e contribuendo, non poco, a smaltire l’arretrato che è uno dei punti critici dell’efficienza dell’azione giudiziaria. Per questo – conclude il senatore del Pd – penso che se non venissero inseriti nell’organico tutti i precari, sarebbe non solo un atto di iniquità nei loro confronti ma anche un gesto di disinteresse per l’efficienza della giustizia italiana’.

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