‘Il tetto agli stipendi è scattato per la Pubblica Amministrazione, il Parlamento si è adeguato con il piano approvato dai Presidenti di Camera e Senato. Restiamo in attesa di conoscere in quali tempi Bankitalia, pur nel rispetto della sua autonomia, intenda rispettare il provvedimento del Governo Renzi che è stato comunque ritenuto dalla Bce come norma di indirizzo?’.
Se lo chiedono in una interrogazione urgente al ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, a prima firma del senatore dem Francesco Scalia e sottoscritta da 15 senatori Pd (Maria Teresa Bertuzzi, Laura Cantini, Monica Cirinnà, Camilla Fabbri, Laura Fasiolo, Nicoletta Favero, Manuela Granaiola, Carlo Lucherini, Andrea Marcucci, Franco Mirabelli, Patrizia Monassero, Mario Morgoni, Stefania Pezzopane, Pasquale Sollo, Daniela Valentini) e da 2 Ncd (Mario Dalla Tor e Antonio Stefano Caridi).

‘Secondo gli ultimi dati pubblicati, Banca d’Italia spende per il personale 747 milioni di euro, cui vanno aggiunti 323 milioni per pensioni e indennità di fine rapporto-si legge nel testo dell’interrogazione- per un totale di circa 7000 dipendenti, di cui 606 dirigenti e 1449 funzionari. Il governatore Ignazio Visco percepisce una retribuzione di 495 mila euro mentre il suo omologo alla Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha uno stipendio inferiore di circa 120 mila euro’.

A giudizio del senatore dem Francesco Scalia ‘va riconosciuto a Visco di aver operato nel 2012 un consistente taglio del proprio stipendio, che resta comunque tra i più elevati in Europa, ma si impone anche l’esigenza di tetti intermedi così come hanno fatto Camera e Senato. Io credo che l’impostazione che ha dato il Governo Renzi impone sacrifici alla classe dirigente del Paese, compresa Bankitalia, per poter affrontare con maggiore risolutezza i tanti nodi irrisolti del Paese’.


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