Sos giustizia. A lanciarlo è il partito democratico
in una conferenza stampa a palazzo Madama
che già dal titolo, “La giustizia in ginocchio ai tempi della
destra”, mette nel mirino le politiche di maggioranza e
governo. I parlamentari dem Debora Serracchiani, responsabile
Giustizia per il partito, i capigruppo nelle commissioni
Giustizia di Camera e Senato, Federico Gianassi e Alfredo
Bazoli, il capogruppo in commissione Antimafia, Walter Verini e
la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, lanciano un
allarme: le riforme fatte nelle scorse legislature funzionano e
invitano a “guardare i dati prima prima di fare una riforma”.
Poi rivolti alla premier Meloni e al ministro Fitto chiedono:
“viste le difficoltà nel raggiungere gli obiettivi del Pnrr,
perché si vuole intervenire proprio lì dove abbiamo già
raggiunto risultati?”. Dati alla mano, presi dal sito del
ministero, incalzano: “Ad esempio a Napoli i processi di appello
duravano 5 anni e mezzo, ora la semplice riorganizzazione ha già
raggiunto effetti positivi, si è scesi a 2 anni e mezzo.
Praticamente il 50%.Quindi guardiamo i dati prima di fare una
riforma”.
“La scorsa legislatura – ricorda Serracchiani – la riforma
Cartabia prevedeva di istituire un comitato di monitoraggio che
non è mai stato istituito e sul quale abbiamo fatto delle
interrogazioni che non hanno mai ottenuto risposta. Ma
l’applicazione della riforma Cartabia è importante per il
raggiungimento degli obiettivi per il Pnrr”. Dati “clamorosi”
per Bazoli: “Rispetto al 2019 il processo penale in Italia ha
ridotto i tempi di quasi il 30%, con la riduzione più
significativa nel primo semestre di quest’anno. Il Pnrr assegna
all’Italia l’obiettivo di ridurre i tempi del 25% entro il 2026,
quindi stiamo facendo addirittura meglio. Nel processo civile i
tempi sono calati del 20%, qui non abbiamo raggiunto il target
che è 40%, ma siamo già a metà”. Anche Gianassi è convinto che
“la riforma del 2021 sta producendo dati positivi, e
significativi. Ma alla mentalità scientifica si preferisce il
furore ideologico”.