‘Non è accettabile che sulla vicenda delle famiglie italiane bloccate in Congo arrivino risposte via media e non in Senato, dove dal 10 dicembre è pendente un’interrogazione con carattere di urgenza ai ministri degli Esteri e dell’Integrazione’. E’ quanto affermano i senatori del Partito democratico Andrea Marcucci e Roberto Cociancich, primi firmatari dell’interrogazione presentata a Palazzo Madama. ‘Ribadiamo la preoccupazione per la difficile situazione in cui si sono venuti a trovare 52 cittadini italiani costretti dallo scorso novembre a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo – sottolineano i senatori pd – dove si erano recati per incontrare e poi portare in Italia i loro figli adottivi. Non è accettabile che l’accordo raggiunto dal ministro Kyenge con le autorità locali, che prevedeva il rilascio da parte della Direzione nazionale delle migrazioni congolese dell’autorizzazione alla partenza per le coppie inserite nella lista delle adozioni considerate ‘in regola’, sia stato totalmente disatteso’. ‘Da oltre un mese queste famiglie attendono una soluzione a una vicenda che potrebbe sfociare in un incidente diplomatico – concludono Marcucci e Cociancich – per questo è urgente che si chiarisca quali siano i motivi per cui a tutt’oggi le autorità congolesi non abbiano dato seguito agli impegni assunti con il ministro Kyenge e cosa si intenda fare per consentire l’immediato rientro in Italia dei nostri 52 connazionali e dei loro figli ancora in Congo’.