Interrogazione Pd Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per gli affari europei, al Ministro delle imprese e del made in Italy
“Apprendiamo che nei giorni scorsi il Ministro Fitto, avrebbe sottoscritto un Memorandum of Understanding con l’AD di Acciaierie D’Italia e Arcelor Mittal, finalizzato a garantire lo stanziamento di oltre due miliardi di euro derivanti dal Fondo sviluppo e coesione ma senza alcuna chiarezza sugli impegni finanziari a carico del gruppo Mittal. Il memorandum di fatto conferma il cambio netto della posizione del governo in favore di Arcelor Mittal, archiviando l’intenzione del Ministero delle imprese e del made in Italy di portare Invitalia al 60 per cento del capitale di Adi, coinvolgendo una cordata di imprenditori siderurgici italiani come partner industriali della società con l’obiettivo di rilanciarne la produzione, l’occupazione e la riconversione industriale.
Per questo motivo abbiamo presentato una interrogazione al governo in cui chiediamo di sapere dal Governo se corrisponda al vero che il Ministro Fitto abbia sottoscritto, in luogo del Ministro per le imprese e il made in Italy competente per materia, un Memorandum of Understanding con l’AD di Acciaierie D’Italia e Arcelor Mittal e, di conseguenza, se intenda confermare l’intenzione del Governo di rinunciare al percorso finalizzato a portare Invitalia al 60 per cento del capitale di Acciaierie d’Italia; se intenda rendere pubblici i contenuti del suddetto Memorandum di conseguenza quali siano le condizioni e le prospettive perAcciaierie d’Italia e, in assenza di un Piano industriale, la strategia che si intende mettere in atto per garantire la continuità aziendale e i livelli occupazionali di una realtà produttiva di importanza strategica per il Paese;
se intenda rendere note le disponibilità del Fondo di sviluppo e coesione e se queste siano sufficienti a garantire il ripristino integrale dell’intervento previsto per l’impianto preridotto di ferro nello stabilimento ex Ilva di Taranto e il rifinanziamento di tutte le misure definanziate dal Pnrr, tenendo conto dei vincoli di ripartizione regionale dell’FSC e se sia intenzione del Governo mettere a carico delle spettanze della Regione Puglia una quota consistente degli interventi previsti per il sito; se intenda istituire un Tavolo permanente, con il coinvolgimento delle istituzioni locali, finalizzato a fronteggiare il complesso delle problematiche relative alla gestione degli impianti dell’ex Ilva e all’attuazione dei progetti relativi all’area di Taranto in materia di bonifica e risanamento ambientale, transizione ecologica degli impianti di interesse strategico nazionale, tutela della salute e salvaguardia dei livelli occupazionali, e alla stesura di un Accordo di programma di durata pluriennale volto al raggiungimento dei predetti obiettivi;
quali iniziative intenda adottare per fronteggiare la preoccupante situazione anche negli stabilimenti ex-Ilva di Genova Cornigliano e Novi Ligure, dove si è registrato anche recentemente il blocco delle produzioni e un aumento della cassa integrazione, effetto della mancanza di un piano industriale serio nonostante le ripetute dichiarazioni fatte a riguardo”.
Così i senatori del Pd Francesco Boccia, Antonio Misiani e Andrea Martella.


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