“Il ministro Luigi Di Maio venga subito in Parlamento a dare la sua versione dei fatti su quanto trasmesso ieri dalla trasmissione televisiva le Iene.
La prima cosa che l’esponente 5 Stelle deve chiarire è se la denuncia di Salvatore Pizzo è da ritenersi attendibile?
In caso positivo Di Maio deve dire alle aule parlamentari se il ricorso al lavoro nero è stata una pratica costante ed è proseguita anche negli anni in cui il vicepremier risultava proprietario al 50% della Ardima srl ovvero l’impresa familiare?
Di Maio è inoltre a conoscenza di altre pesanti irregolarità che riguardano l’impresa stessa?
Serve che il ministro riferisca prontamente in Aula”.
Lo chiedono in un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al ministro del lavoro, i senatori del Pd, con la prima firma del presidente del gruppo Andrea Marcucci, delle vicepresidenti Simona Malpezzi e Valeria Valente e sottoscritta da Teresa Bellanova, Alan Ferrari, Caterina Bini, Valeria Fedeli, Daniele Manca, Eugenio Comincini, Stefano Collina, Ernesto Magorno, Davide Faraone, Dario Parrini, Leonardo Grimani, Salvatore Margiotta, Bruno Astorre.
“L’esponente del M5S è stato nel recente passato- aggiungono i senatori- il principale animatore di campagne d’odio. Chissà cosa ne pensa ora che la sua famiglia è accusata di una condotta discutibile, come il ricorso ad un condono edilizio e l’utilizzo di manodopera a nero ?”.


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