“Il ministro della Giustizia Nordio ha risposto nell’Aula del Senato a un’interrogazione del Pd, presentata dal vicepresidente del gruppo Franco Mirabelli, eletto a Milano, sulla situazione nel penale minorile Beccaria dopo l’evasione di 7 detenuti avvenuta a Natale, promettendo in sostanza attenzione per le condizioni critiche del penitenziario. Ma quelle condizioni sono anche peggiorate, è perciò assolutamente necessario accelerare l’apertura del nuovo padiglione, assumere educatori e personale di polizia penitenziaria, stabilizzare la direzione, reperire posti in comunità per chi ha problemi psichici e chi fa uso di droghe”. Lo dicono i senatori Alfredo Bazoli, vicepresidente del gruppo del Pd e capogruppo dem nella Commissione Giustizia e Walter Verini, membro della Commissione e Capogruppo PD in Antimafia.
“Senza contare – proseguono i senatori – che queste condizioni sono comuni anche agli altri penali minorili, come Nisida. Non attribuiamo al ministro Nordio la responsabilità di queste annose criticità, ma quella di non dare segnali sul tema del trattamento dei minori. Invece di introdurre temi divisivi, che indeboliscono la lotta alla corruzione, il ministro applichi le riforme che gli abbiano lasciato in eredità, come la riforma Cartabia che prevede norme più incisive per messa alla prova e giustizia riparativa anche per i minori. Proceda con l’assunzione dei magistrati e dei 16 mila addetti agli uffici del processo, sostenga il lavoro delle comunità di accoglienza per l’inserimento dei minori. I suoi atti vanno nella direzione opposta: i detenuti semiliberi sono tornati a dormire in carcere, non viene garantita la telefonata quotidiana ai detenuti che era stata prevista durante la pandemia. Il ministro che si proclama garantista e che nel suo intimo certamente lo è, cominci a dimostrarlo dai poveri cristi”.