“Per la prima volta in commissione di Vigilanza Rai, la minoranza non firma il parere della maggioranza. Il senatore Nicita, relatore di minoranza, ha rimesso il mandato perché ciò che è rimasto fuori dal parere pesa di più di ciò che è stato accolto negli emendamenti sul lavoro, sul rispetto delle diversità, sulla qualificazione del pluralismo, sul monitoraggio, su giovani e minori. L’unica forza di opposizione che ha votato con la maggioranza di destra è il Movimento cinque stelle”. Così i parlamentari Pd in Commissione Vigilanza Rai. “Non sta a noi giudicare le legittime scelte politiche dei 5S o farci domande su ciò che le ha animate. Ma è inaccettabile che si faccia disinformazione perché il tema del giornalismo d’inchiesta stava già nella bozza dei relatori a luglio e non era più un tema di discussione. Oggi vi erano oltre 200 emendamenti che parlavano di discriminazione, disinformazione, orientamento sessuale, inclusione multiculturale e multietnica, valorizzazione del lavoro in RAI, minoranze linguistiche, monitoraggio, misurazione pluralismo, controllo, conflitti di interesse. Molti erano anche dei 5S e ci è toccato, nella dichiarazione finale di voto, dover difendere gli emendamenti dei 5S al posto loro. Siamo colpiti. Non si era mai visto una forza politica votare con così tanta convinzione ed entusiasmo un atto che escludeva la maggior parte delle sue proposte” hanno concluso i parlamentari Pd.


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