“Se davvero la Presidenza del G7 é estranea rispetto all’esclusione, dalle conclusioni del vertice, dell’impegno per il diritto all’accesso sicuro ed effettivo all’aborto, la Premier Meloni dica parole di chiarezza e soprattutto metta in campo un’azione adeguata. Sarebbe davvero grave se la prima Premier donna della storia repubblicana compromettesse la libertà delle donne, per di più su una questione determinante. L’autodeterminazione femminile non può essere messa in discussione e gli Stati del G7 devono assumere un impegno chiaro e cogente sul diritto all’accesso libero e sicuro all’interruzione volontaria di gravidanza”.
“Apprendiamo che la bozza finale delle conclusioni del G7 non include la parola aborto, ma fa solo riferimento in generale alla salute delle donne, anche riproduttiva. La questione per noi è: quale è stata la posizione portata e sostenuta dal governo italiano sull’aborto? Meloni lo chiarisca subito e con parole nette, perché è gravissimo e inaccettabile che la prima premier donna della storia repubblicana non abbia sostenuto un impegno sul diritto all’aborto sicuro ed effettivo, in un contesto internazionale tanto autorevole e influente. Oppure dobbiamo pensare, e la cosa sarebbe forse ancora più grave che, di fronte alla sua reticenza e al suo imbarazzo, per lei fanno fede le parole del ministro Lollobrigida?”. Lo dicono le senatrici del Pd.