Parere favolevole della commissione Sanità
Parere favorevole della commissione Igiene e Sanità del Senato al Documento di economia e finanza 2015.
“Un parere articolato – lo definisce la relatrice Annalisa Silvestro (Pd) che lo ha elaborato – su cui hanno votato a favore i partiti della maggioranza con un sostengo particolare da parte del gruppo Pd. Ciò che abbiamo messo in risalto come condizione per il via libera è soprattutto la necessità che ci si assicuri in un nuovo modello di assistenza che a ottenere le prestazioni sia chi ne ha effettivamente bisogno, da valutare in base all’appropriatezza che può essere riconducibile unicamente a responsabilità scientifico professionali e non certo patrimoniali del prescrittore”.
Tra le osservazioni si chiede maggiore informazione ai cittadini perché sappiano qual è l’offerta a livello ospedaliero e soprattutto territoriale, perché il ricovero sia riservato davvero alle patologie in fase acuta, che necessitano di cure specialistiche anche di tipo riabilitativo o dell’utilizzo di tecnologia complessa.
‘In questo senso – spiega Silvestro – si dovrà sviluppare l’integrazione sociosanitaria dei servizi, con estrema attenzione alla sostenibilità, non solo dal punto di vista economicistico ma piuttosto come risposta ai bisogni di salute e di qualità delle prestazioni’.
E per il personale la richiesta è chiara: basta con il taglio alla spesa diretta che ha come effetto un aumento correlato di quella per acquisto di beni e servizi e al ricorso al lavoro interinale.
‘Vanno invece potenziati – conclude Silvestro – il ricambio generazionale e lo scambio di saperi, anche per potenziare la continuità assistenziale e la qualità delle prestazioni all’utenza’.
“Un parere articolato – lo definisce la relatrice Annalisa Silvestro (Pd) che lo ha elaborato – su cui hanno votato a favore i partiti della maggioranza con un sostengo particolare da parte del gruppo Pd. Ciò che abbiamo messo in risalto come condizione per il via libera è soprattutto la necessità che ci si assicuri in un nuovo modello di assistenza che a ottenere le prestazioni sia chi ne ha effettivamente bisogno, da valutare in base all’appropriatezza che può essere riconducibile unicamente a responsabilità scientifico professionali e non certo patrimoniali del prescrittore”.
Tra le osservazioni si chiede maggiore informazione ai cittadini perché sappiano qual è l’offerta a livello ospedaliero e soprattutto territoriale, perché il ricovero sia riservato davvero alle patologie in fase acuta, che necessitano di cure specialistiche anche di tipo riabilitativo o dell’utilizzo di tecnologia complessa.
‘In questo senso – spiega Silvestro – si dovrà sviluppare l’integrazione sociosanitaria dei servizi, con estrema attenzione alla sostenibilità, non solo dal punto di vista economicistico ma piuttosto come risposta ai bisogni di salute e di qualità delle prestazioni’.
E per il personale la richiesta è chiara: basta con il taglio alla spesa diretta che ha come effetto un aumento correlato di quella per acquisto di beni e servizi e al ricorso al lavoro interinale.
‘Vanno invece potenziati – conclude Silvestro – il ricambio generazionale e lo scambio di saperi, anche per potenziare la continuità assistenziale e la qualità delle prestazioni all’utenza’.