0ra gli infermieri e le infermiere hanno ‘uno dei loro’ a rappresentarli in politica e a tradurre le loro istanze in disegni di legge: nell`ultima tornata elettorale la presidentessa dell`Ipasvi (Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d`infanzia), Annalisa Silvestro, è stata eletta senatrice nelle file del Pd ed è entrata in Commissione sanità. In un momento favorevole: è infatti pronta per essere inviata alla Conferenza Stato-Regioni la bozza d`accordo tra governo e sindacati della sanità sulle competenze infermieristiche, raggiunta al temine di tre anni di lavori e molti mesi di stasi. Il ministero della Salute sta inoltre per licenziare il testo che legittima una maggior specializzazione del ruolo dell`infermiere, che potrà seguire una formazione idonea e assumere responsabilità spe- cifiche, come suturare con punti ferite superficiali, utilizzare un ecografo per trovare una vena o svolgere il ruolo di aiutoanestesista.
Senatrice, quali sono i problemi più urgenti della categoria?
«Il blocco dei turn-over, le mancate assunzioni, il blocco della spesa per il personale. Il carico di lavoro è sempre più pesante, inoltre mancano gli operatori sociosanitari e spesso siamo costretti a fare il loro lavoro. Gli infermieri sono sull`orlo di una crisi di nervi».
Quanti infermieri servono in Italia?
«Almeno altri 50.000. Eppure sono tanti i giovani professionisti per strada, disoccupati».
Questo lavoro è meno attrattivo?
«Alle condizioni attuali, la professione non è più attrattiva. Guadagnare 1.200-1.300 euro per fare turni su turni? È dura».

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