‘Non tornerò in Friuli Venezia Giulia avendo approvato norme costituzionali che aboliscono l’autonomia speciale della mia Regione. E’ questo del resto il motivo per il quale sono il primo firmatario del disegno di legge presentato insieme ai senatori Pegorer, Russo, De Monte, e di altri 24 colleghi di tutte le regioni e provincie autonome, che introduce una norma di salvaguardia a tutela delle speciali’. Lo dichiara il senatore del Partito democratico Lodovico Sonego al termine della riunione dell’assemblea dei senatori del Pd dedicata alle riforme costituzionali. Sonego è uno dei senatori che al termine della discussione hanno espresso contrarietà alle conclusioni proposte dalla presidenza del gruppo. ‘Nei prossimi giorni – prosegue Sonego – prenderò la parola nel corso della discussione generale che si svolgerà in Commissione affari costituzionali proprio con lo scopo di illustrare i limiti del disegno di legge governativo e la necessità di superarli. La norma di salvaguardia che ho proposto andrà anche affiancata da ulteriori disposizioni che impediscano futuri colpi di mano parlamentari direttamente sugli statuti di autonomia’. ‘Le ragioni della contrarietà risiedono in egual misura nella mancata elettività del Senato e nella abolizione delle speciali derivante dalla riscrittura dell’articolo 117 della Costituzione. Il disegno di legge governativo punta a 630 parlamentari – conclude Sonego – E’ opportuno ridurli ulteriormente magari pensando a 400 deputati e 100 senatori, ma è necessario che tutti siano scelti dai cittadini. Dei nominati siamo stufi’.