Sul passaggio del dl Ucraina in Senato e
il tema delle spese per la difesa, raccolto in un odg da Fdi, il
senatore dem Alessandro Alfieri è convinto che la maggioranza troverà
una quadra. “Da qui a giovedì quando si voterà in aula, ci sarà modo
per superare problemi che al momento ci sono, ma lo spazio per trovare
una soluzione c’è”, dice all’Adnkronos il coordinatore di Base
Riformista, area del Pd che fa riferimento al ministro della Difesa,
Lorenzo Guerini.
Senatore, i ‘problemi’ vengono dai 5 Stelle. Sulle spese militari la
posizione del Pd e quella di Giuseppe Conte sono distanti e il tema
comunque si riproporrà nella discussione del Def. Il governo rischia?
“Dobbiamo uscire dal dibattito ideologico. Non serve dire: spese sì o
spese no. Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando. Se si esce fuori
dal dibattito ideologico, se si va sul concreto è possibile
discutere”.
E di che stiamo parlando? “Le spese militari non sono per i blindati,
le mitragliatrici, le armi. Anche nel Pnrr, nella parte della Difesa,
si parla di spazio, di satelliti che sono sia per uso civile che
militare, di innovazione e cybersecurity, di nuovo personale, di
esperti in cybersecurity, di paecekeeping e di sanità militare, di
‘caserme verdi’. Di questo stiamo parlando, non di armi. E poi c’è
l’altro tema: la difesa comune europea. Non si tratta di rafforzare
gli arsenali dei singoli stati, ma di costruire una difesa comune a
livello europeo”.


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