“Purtroppo l’esame dei disegni di legge sull’affettività in carcere è a carissimo amico nella Commissione Giustizia, che come è noto ha un presidente leghista e un folto gruppo di senatori di centrodestra, per cui tutti i provvedimenti garantisti subiscono ostruzionismo. La ricerca d Sarah Grieco dell’Università di Cassino, che abbiamo presentato oggi in Senato, conferma che nel periodo del Covid la pena è diventata ancora più afflittiva nei penitenziari. Per questo come Pd abbiamo per 4 volte presentato un emendamento per aumentare lo sconto di pena da 45 a 75 giorni a chi si è trovato in carcere, nella pandemia, senza visite e in alcuni casi anche senza ore d’aria”.  Lo ha detto a Radio Immagina, la web radio del Pd, la senatrice Monica Cirinnà, responsabile nazionale diritti del Pd e relatrice in Commissione Giustizia dei testi sull’affettività in carcere. “L’affettività in carcere non è un premio – ha proseguito Cirinnà-  ma un diritto, anche per evitare la vittimizzazione secondaria dei familiari. E’ una questione di civiltà da affrontare, su cui non molleremo, perché la pena punti davvero al recupero delle persone che subiscono condanne”.


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