“Ottime notizie dall’Inps. Grazie all’impegno di Rete Lenford, Fish Onlus e Ledha, l’Inps ha finalmente equiparato le parti dell’unione civile ai coniugi, consentendo loro di beneficiare dei permessi e dei congedi anche per assistere i parenti del partner. Finora, il beneficio era limitato all’assistenza del partner: si riteneva infatti che la mancata previsione del legame di affinità nella legge sulle unioni civili non consentisse di estendere il beneficio anche all’assistenza ai genitori o ai parenti del partner”. Lo dichiara la sen. Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd.
“Per mesi – aggiunge – anche io ho lavorato a emendamenti che consentissero di superare questa disparità di trattamento, e proprio di recente ne ho depositato uno al cd. decreto sostegni-ter. L’Inps ha ritenuto che in questo caso di debba applicare direttamente il diritto dell’Unione europea, che vieta anche in questo campo discriminazioni per orientamento sessuale. Il ragionamento è molto semplice: la situazione di vita è la stessa, identiche devono essere le tutele”.
“Un’innovazione importante, che cambia la vita di tante persone – conclude Cirinnà – In questi anni ho ricevuto tantissime lettere di unite e uniti civilmente che mi raccontavano il disagio e il dolore di non poter assistere suocere e suoceri. Da oggi non sarà più così. Per me, l’invito a proseguire con decisione sulla strada dell’eguaglianza. Vorrei davvero che, presto, la legge sulle unioni civili diventasse “vecchia”, perchè sostituita dal matrimonio per tutte e tutti. E continuerò a lavorare ogni giorno per questo”.


Ne Parlano