“Il Consiglio regionale del Lazio ha presentato alle Camere un disegno di legge che affronta in modo molto approfondito le troppe questioni ancora aperte in materia di affettività delle persone detenute. Un’iniziativa frutto del grande impegno del Garante regionale per le persone private della libertà, Stefano Anastasia, in sinergia con l’Università di Cassino che ha condotto una ricerca di altissimo livello sul tema. L’iniziativa va accolta con plauso e grande attenzione, e si pone in armonia con il lavoro che stiamo facendo, in Commissione Giustizia, sul testo presentato dal Consiglio regionale della Toscana, di cui sono relatrice”, lo afferma Monica Cirinnà, senatrice e responsabile Diritti del Partito democratico. “Dalle Regioni arriva una sollecitazione forte al Parlamento affinchè non venga ignorato un tema cruciale che si lega in modo molto stretto al riconoscimento di dignità alle persone detenute”, prosegue. “Garantire l’affettività delle persone detenute non consente solo a loro di riappropriarsi della propria vita, come chiede l’articolo 27 della Costituzione. Consente anche alle loro persone care, alle loro famiglie di non dover soffrire una pena nella pena, trovandosi completamente private di ogni contatto con la persona detenuta. Per questo” conclude, “mi auguro che la Commissione Giustizia del Senato concluda al più presto i lavori sul ddl di cui sono relatrice, recependo i molti elementi di ulteriore arricchimento che provengono dal testo proposto dal Consiglio regionale del Lazio”.


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