“La Commissione europea ha annunciato ieri l’adozione di una compiuta strategia per raggiungere la piena eguaglianza delle persone LGBT+ in tutto il territorio dell’Unione europea. Dalla non discriminazione sul luogo di lavoro, al contrasto dei discorsi e dei crimini d’odio fino al riconoscimento delle famiglie arcobaleno, l’UE si dimostra ancora una volta baluardo dell’uguaglianza e dei diritti, continuando un percorso di sviluppo verso una Unione sempre meno “solo economica” e sempre più “anche politica”, coerentemente con i valori che la ispirano”. Lo dichiara la sen. Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd
“È un passo importante – aggiunge – soprattutto se pensiamo a quegli Stati membri nei quali la condizione delle persone LGBT+ è ancora associata a stigma e discriminazione, come la Polonia e l’Ungheria. Anche all’Italia, però, la strategia europea ha molto da insegnare: con l’Europa, siamo allora chiamati ad approvare in fretta la legge Zan contro omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo; siamo chiamati a ripensare il nostro diritto antidiscriminatorio, rimasto fermo al 2003; e siamo chiamati a ragionare in modo serio e senza pregiudizi su matrimonio egualitario e pieno riconoscimento delle famiglie omogenitoriali”.
“Bellissimo – conclude Cirinnà – che questo insegnamento venga anzitutto da due donne: Ursula von der Leyen – una popolare, a dimostrare quanto sia diverso il fronte conservatore in Italia e nel resto d’Europa – e la Commissaria all’Eguaglianza Helena Dalli. L’Italia europea dia il suo contributo per la piena attuazione di questa strategia, con coraggio e orgoglio”.

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