“E’ molto importante e non era scontato
che il Senato decidesse di dedicare una sessione di
discussione ai risultati dei lavori della Conferenza sul futuro
dell’Europa. L’Ue è davanti a sfide legate alla costruzione
effettiva della solidarietà tra i popoli. L’Europa della pace è
l’Europa della solidarietà, un’Europa che decide di essere
protagonista della storia, fondando il suo ruolo e la sua
identità sulla difesa e sulla promozione dei diritti e della
democrazia”. Lo ha detto in Aula la senatrice del Pd Monica
Cirinnà, responsabile nazionale Diritti per il Pd.
“I diritti e la solidarietà in Ue sono percepiti come
identitari e qualificanti- ha proseguito Cirinnà- senza non può
esserci Europa, sono condizioni ‘non negoziabili e irreversibili’
e per questo il gruppo di lavoro ha formulato proposte importanti
per rendere effettive le procedure di controllo del rispetto
dello stato di diritto da parte degli Stati membri. Penso alla
situazione dei diritti delle donne, soprattutto in Polonia, dove
non possono abortire neanche le profughe ucraine giovanissime in
gravidanza a causa degli stupri. Penso alla condizione delle
persone LGBT+ in Polonia e in Ungheria. E penso alla risposta
orgogliosa del Parlamento europeo che, nel 2021, ha proclamato
l’Unione ‘zona di libertà per le persone LGBT+’ e alla strategia
della Commissione. Una strategia che riguarda da vicino anche
l’Italia la quale, sulla questione LGBT+ è ancora molto lontana
da standard europei. Il nostro Paese non si è saputo dotare di
una legge contro i crimini d’odio e continua a ignorare la
domanda di riconoscimento e tutela delle figlie e dei figli delle
famiglie arcobaleno, nonostante nella strategia della Commissione
si legga testualmente che ‘chi è genitore in un paese deve
esserlo in tutti i paesi’. E penso infine alle politiche
migratorie. Mi auguro che questo lavoro sia di impulso per la
revisione dei trattati. Il Pd – ha concluso Cirinnà – è
impegnato a tutti i livelli per il raggiungimento di questo
obiettivo, in cui crediamo molto”.


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