< Serve una soluzione soluzione complessiva». Luciano D`Alfonso, presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, già sindaco di Pescara e presidente della Regione Abruzzo, è soddisfatto per l`avvio del tavolo al ministero dell`Agricoltura, domani 3 giugno, grazie all`impegno del ministro Patuanelli e delle Regioni. Ma chiede che i due temi al centro della manifestazione delle marinerie dell`Adriatico, il caro-gasolio e il peso dei mutui bancari, siano trattati insieme.

Presidente D`Alfonso, perché la situazione sta esplodendo proprio ora?

«I pescatori pagano il gasolio 46 centesimi al litro in più rispetto all`inizio della crisi e questo di fatto impedisce loro di uscire in mare, semplicemente
perchè non è più conveniente: i costi superano il ricavato della vendita del pescato. Nel settore c`è una regola per cui i proventi sono divisi in due tra maestranze e armatore ma ora è saltato tutto».

Poi c`è il tema bancario, anche quello è al centro della protesta.

-Si, incide anche la pesantezza degli oneri dei mutui, che spesso per di più sono legati alle abitazioni: ma non basta spostare in avanti i termini delle moratorie se poi queste persene non sono messe in condizioni di andare a lavorare e quindi poi in futuro di onorare i propri impegni. Al momento però ogni uscita in mare costa 3 mila euro di gasolio. Il prezzo è molto più alto anche di quello che pagano í pescatori di altri Paesi, come Francia e Grecia. E bisogna anche ricordare che questa situazione si inserisce in un quadro in cui i pescatori avevano già sofferto nel periodo del Covid e anche per i ritardi dei ristori europei per il fermo biologico».

Lei ha parlato anche con la sottosegretaria Alessandra Sartore al ministero dell`Economia.

«Sì, l`ho informata sulla situazione e ora il ministero si dedicherà ad individuare le necessarie coperture finanziarie. Ho molta fiducia».

Quali interventi sono ipotizzabili sui fronte del gasolio? La leva delle accise non si può usare visto che il settore della pesca  è già esentato.

«Le strade possibili sono più di una, l`importante è raggiungere l`obiettivo. Si può rafforzare il meccanismo del credito di imposta , o in alternativa pensare a un sostegno economico. ln campo c`è anche l`idea di un tetto al
prezzo di vendita del gasolio».

Che tempi ci sono, vista l`urgenza con cui si pone la questione?

«Stanno lavorando anche le commissioni parlamentari e ci sono diversi veicoli legislativi che possono essere utilizzati per concretizzare queste misure, attraverso opportuni emendamenti».

Quindi è ottimista?

«La formalizzazione del dossier è un risultato molto importante. Stiamo parlando di problemi che riguardano 30 mila persone in modo diretto, mentre la filiera arriva a 100 mila persone. Non è solo la pesca, questa crisi tocca anche altri settori come la ristorazione. Insomma serve l’intervento coordinato tra le varie istituzioni, dalle Regioni ai dicasteri coinvolti ”.


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