“In tema di servizi di sicurezza c’è

un prima e c’è un dopo il 24 febbraio, un prima e un dopo
l’invasione dell’Ucraina. I servizi dovranno sempre più
garantire le democrazie occidentali non solo dal punto di vista
militare, ma anche economico”. Lo ha detto in Aula il senatore
del Pd, Vincenzo D’Arienzo.
“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – ha
proseguito – ha risollevato l’attenzione sul tema
dell’indipendenza energetica e su cosa rappresenta per l’Ue la
Russia, un paese già considerato ‘non amico’ in termini di
approvvigionamento di gas, di carbone, di petrolio. Ora è chiaro
che l’indipendenza energetica è correlata con la tenuta della
democrazia e per questo l’Ue sta studiando altre fonti di
approvvigionamento e sta guardando ad altri paesi, dal Qatar
alla Norvegia. In futuro i servizi dovranno occuparsi anche di
agricoltura e di produzione alimentare, perché anche questi
aspetti possono assumere i caratteri di criticità. Sono convinto
che si debba fare di più per la difesa comune europea, ma
investire di più in sistemi d’arma, correggendo la distorsione
che vede l’Italia non ottemperare alla spesa del 2% del Pil in
investimenti in armamenti, come da accordi dell’Alleanza
atlantica. Si è detto che sarà difficile arrivare ad
un’Intelligence comune, ma sarà necessaria una maggiore
integrazione dei sistemi di intelligence europei, anche contro
la criminalità organizzata nell’attuazione del Pnrr”.


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