“I cinque assessori ai trasporti di Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia cercano di nascondere le loro gravi responsabilità per non aver attuato in tempo i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale. Sostengono di non aver ricevuto le risorse per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale. Con il decreto 111/2020, ancora l’8 settembre scorso (prima dell’inizio della scuola) sono stati autorizzati a spendere 150 milioni per i servizi aggiuntivi con i medesimi criteri di ripartizione tra Regioni decisi a maggio con il Decreto rilancio. Quindi, quelle Regioni sanno da 51 giorni quanto possono spendere e nonostante ciò hanno agito in ritardo, tutte dopo l’inizio dell’anno scolastico e alcune di loro addirittura pochi giorni fa. Se fosse vero quanto dicono, perché hanno avviato i servizi? É una vergogna, urlano per coprire le loro responsabilità. E’ chiaro che queste regioni, con giunte di maggioranze avverse al governo, stanno strumentalizzando il tema per coprire i propri ritardi. A pagare sono i viaggiatori.” Lo dice il senatore Vincenzo D’Arienzo, capogruppo del Pd nella Commissione Lavori pubblici.


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