“L’istituzione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie rappresenta una pagina importante per la Repubblica. Una giornata che non vuole essere un risarcimento o una semplice celebrazione ma il riconoscimento del valore di quanti innocentemente hanno perso la vita per mano mafiosa. Un piccolo grande riconoscimento, da parte delle istituzioni, dell’esperienza delle famiglie delle vittime che dal 1996 operano per contribuire a costruire una cultura della legalità alternativa a quella mafiosa”. Lo dice, in Aula, la senatrice del Partito democratico Nerina Dirindin, prima firmataria del Disegno di legge per l’istituzione della Giornata nazionale per le vittime innocenti sottoscritto dal Presidente del gruppo Pd e da molte senatrice e senatori del gruppo, approvato oggi all’unanimità dall’aula del Senato.

“In questi vent’anni – ricorda Dirindin – la partecipazione dei cittadini alle iniziative, che si svolgono tutto l’anno, è stata sempre più numerosa, soprattutto quella dei giovani che sul tema della legalità si dimostrano sempre i più sensibili e disponibili. Ma come istituzioni dobbiamo sostenere questa battaglia per la legalità e non lasciarla solo alla responsabilità della società civile. L’Istituzione di questa giornata vuole essere proprio questo”.

“La data del 21 marzo scelta per questa Giornata – aggiunge Dirindin – vuole proprio essere la prova di una volontà di rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche. La proposta è di fare di questa Giornata il simbolo di una vera rinascita democratica in tutto il Paese attraverso manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione coinvolgendo, per prime, le scuole di ogni ordine e grado. La promozione di queste iniziative, come dimostra quanto fatto fino ad ora, sarà importante per la costruzione, nell’opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime innocenti delle mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente ma anche dei successi dello Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie. Un risveglio delle coscienze e un impegno nei confronti della legalità che dobbiamo a quelle vittime innocenti ma anche e soprattutto alle nostre giovani generazioni”, conclude Dirindin