“Condividiamo l’analisi del rapporto sulle Agromafie, presentato oggi da Coldiretti ed Eurispes, perché la nostra indagine sul caporalato ha evidenziato la stessa gravità del fenomeno e la necessità di contrastarlo urgentemente. Un’operazione di contrasto che deve avvenire attraverso la repressione economica, colpendo il profitto di quanti si macchiano di tale reato, e rafforzando una strategia investigativa mirata, per mezzo del controllo del territorio e del coordinamento delle forze ispettive e degli organi preposti, come sostenuto dallo stesso vicepresidente del Csm Legnini”. Lo afferma la presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri, che aggiunge: “come ricordato dal ministro della Giustizia Orlando, dovunque agisca la criminalità organizzata non solo si determina la contraffazione ma anche l’inaccettabile sfruttamento del lavoro. Per questo – conclude- il Parlamento raccolga l’invito ad intervenire presto, proprio a partire dall’approvazione del disegno di legge sul caporalato”.


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