“L’automatismo di attribuzione del cognome
paterno è lesivo dell’identità del figlio e della figlia oltre ad
essere espressione anacronistica, come sosteniamo in tante e
tanti, di una società non paritaria, che va superata realizzando
pienamente il principio di uguaglianza. Per questo è molto
importante la pronuncia odierna della Corte Costituzionale, che
addirittura bolla anche come illegittime le norme che
stabiliscono l’attribuzione automatica del solo cognome paterno.
Un passo avanti, un monito al Parlamento ad intervenire. Il paese
infatti è pronto ed aspetta da già troppo tempo”. Così in una
nota la senatrice del PD Valeria Fedeli, da sempre impegnata su
questo tema con l’Intergruppo delle senatrici e seconda
firmataria di un disegno di legge di riforma di Simona Malpezzi.


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