“L’impegno di questi mesi delle donne, con le donne e per le donne, del Partito Democratico che con capacità di ascolto e proposta, con senso di responsabilità e condivisione ha contribuito in modo determinante alle scelte di innovazione inserite nel Piano nazionale di Resilienza e Ripartenza del governo, non può andare disperso per colpa di una crisi figlia di logiche particolaristiche e personalistiche” l oscrive la senatrice Pd Valeria Fedeli in un articolo pubblicato su Immagina. “Nonostante da settimane il dibattito politico sia attraversato da tensioni e nei retroscena dei giornali si parli di rimpasti piuttosto che di progetti concreti e di futuro dell’Italia, tuttavia è stato portato avanti un lavoro che oggi mette il Paese in condizione di poter affrontare con fiducia la sfida della ricostruzione. Rallentare ulteriormente questo percorso, rischiare di comprometterlo, peraltro nel pieno dell’avvio di una campagna vaccinale che richiede sforzi e ancora molti sacrifici, è una colpa che le cittadine e i cittadini, ai quali da quasi un anno è richiesto senso di responsabilità e di solidarietà, non potrebbero giustamente perdonare” La senatrice dem cita le innovazioni introdotto nel PNRR sul fronte asili nido, occupazione femminile, superamento gender gap e aggiunge “adesso la chiave per tradurre questa nuova visione in misure concretamente efficaci è la loro valutazione ex ante da un punto di vista dell’impatto di genere (…) e chiarire nel dettaglio e in modo trasparente il volume delle risorse e che sia garantita coerenza tra queste e i provvedimenti che si intendono adottare”. “Siamo giunti a un momento di svolta, è stato fatto un lavoro che ha costruito un punto di equilibrio che considero positivo, crisi al buio sarebbero nefaste. Non per il governo Conte – conclude Fedeli –  ma per il Paese che non può precipitare nell’instabilità in un momento in cui va assicurato il successo del piano vaccinale e mostrata serietà, responsabilità, coesione e concretezza nel disporre delle ingentissime risorse che l’Europa ha riconosciuto all’Italia grazie anche a un ruolo, una centralità, una credibilità che abbiamo saputo recuperare nell’ultimo anno pur nel pieno di una pandemia dalla quale, è importante sottolinearlo, non siamo ancora usciti”.


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