“La politica, il Parlamento, le istituzioni hanno oggi una importante opportunità per tradurre in norme e scelte concrete i giusti attestati di solidarietà nei confronti delle vittime di molestie sessuali e di indignazione per un fenomeno che attraversa trasversalmente la nostra società costituendo una tra le più subdole manifestazioni di violenza di genere: completare al più presto nelle commissioni Lavoro e Giustizia del Senato l’esame del testo unificato sulle molestie nei luoghi di lavoro e portarlo in Aula per la discussione e l’approvazione finale” lo scrive la senatrice Pd Valeria Fedeli in un articolo pubblicato sul blog del Il Sole 24 Ore Alley Oop. “La scelta della giornalista di Toscana Tv Greta Beccaglia, palpeggiata da un uomo in diretta televisiva al termine di una partita di calcio, è tanto giusta quanto purtroppo ancora molto, troppo, rara – prosegue le senatrice dem – Quante donne, infatti, che ogni giorno subiscono molestie, aggressioni, abusi verbali, linguaggi sessisti, battute, irrisione, discredito, vessazioni, ricatti, denigrazione, isolamento, bullismo o cyberbullismo, esibizionismo, mobbing, gesti indesiderati, avance, palpeggiamenti, fino allo stupro, consumato o tentato, hanno la possibilità, la forza, di fare altrettanto?” La ratifica (della Convenzione Oil, ndr) è stato dunque un passaggio decisivo della sfida contro le violenze di genere, che deve veder attivato un percorso di implementazione normativa, di azioni per uguaglianza e giustizia, di sensibilizzazione, di responsabilità, di accordi tra parti sociali”. Nell’elencare le priorità da mettere subito in campo Fedeli indica come prima “la prevenzione, con una specifica funzione fondamentale delle relazioni industriali, ma poi una responsabilità che tutta la società deve sapersi assumere, perché siano considerate socialmente deplorevoli, e quindi un reato, tutte le forme di molestia sessuale”.


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