Senatore Miguel Gotor,
alle precedenti primarie a Napoli, Renzi parlava di una pagina devastante per il centrosinistra, prima che Bersani annullasse quelle primarie. Oggi invece di fronte alle immagini di compravendita di voti Renzi tace. Come mai?
«Mi verrebbe da dire che chi tace acconsente… Renzi invece avrebbe dovuto prendere posizione perché quanto
sta avvenendo lede l`immagine del Pd e la credibilità delle primarie».
Intanto si sta muovendo anche la magistratura.
«Per quanto riguarda la magistratura, il Pd deve essere in grado di anticiparne l`azione. Invece si è preferito nascondere la polvere sotto il tappeto».
Però a Napoli il comitato di garanzia per le primarie ha respinto il ricorso di Bassolino.
«Bassolino è stato provocato in tutti i modi. Sarebbe stato opportuno affrontare il suo ricorso a livello nazionale perché il giudizio locale è stato frettoloso. Ma c`è stato anche un problema politico a causa della partecipazione alle primarie di esponenti di destra legati a Cosentino e Verdini».
Perché volete impedire la partecipazione alle primarie di esponenti del partito di Verdini che ormai fanno parte della maggioranza? «
Proprio su questo abbiamo chiesto un congresso: non c`è solo un cambio di identità, ma anche di prospettiva politica del Pd. Il Partito della Nazione non è solo una costruzione dall`alto, funzionale alla alla maggioranza di governo. Si sta verificando anche una costruzione dal basso, che sta avvenendo in Sicilia come in Campania dove alle Regionali il sostegno della destra è già stato determinante per la vittoria di De Luca».
Insomma il Partito della Nazione mette radici in tutta Italia.
«C`è una prospettiva politica che va oltre questa legislatura che vede il Pd alleato con Ncd, ma anche con dei moderati per Renzi, fra cui i Verdiniani. Intanto Berlusconi fa l`alleato occulto».
Che significa Berlusconi alleato occulto?
«La candidatura di Bertolaso a Roma scaturisce anche da questa dinamica, perché nel momento in cui si divide
in tre un potenziale elettorato di centrodestra rappresentato da Storace, Bertolaso e Marchini, evidentemente si ha come effetto voluto, ma non dichiarato, quello di favorire gli avversari.
E qual è invece la vostra prospettiva, quella di costruire un nuovo partito della sinistra unita?
«No, il nostro progetto è dentro il Pd, ma alternativo a Renzi. Il Pd è nato per essere il pivot di una alleanza riformatrice e di centrosinistra tra una borghesia civica e liberale e una sinistra più radicale ma disponibile alla sfida di governo. Vogliamo difendere questa convinzione dentro il Pd».
E cosa farete a Roma nel caso di una candidatura dell`ex ministro Bray al di fuori degli schemi tradizionali di partito?
«Il risultato delle primarie va rispettato e noi sosterremo il candidato del Pd. Ma è chiaro che, se il centrosinistra senza il Pd non può esistere, è anche vero che quell`area politica non è più riconducibile solo a quel partito. In questa fase bisogna stare larghi con la testa».