“Il governo Draghi ha affrontato la recrudescenza pandemica con un atteggiamento fortemente sostenuto dal Partito Democratico e fondato sui principi della gradualità, del rischio ragionato, della prudenza in relazione ai dati scientifici disponibili. Una scelta che ha pagato perché abbiamo saputo gestire la fase acuta, senza assumere misure draconiane che avrebbero ulteriormente penalizzato. Il Covid non si combatte con la propaganda ma con un approccio serio e progressivo basato sui dati e non sulle opinioni. La campagna vaccinale ci ha consentito di fronteggiare con responsabilità i momenti difficili ed è per questo che abbiamo sostenuto la necessità di introdurre l’obbligo vaccinale per chi ha compiuto il cinquantesimo anno di età. Una scelta giusta perché ci ha salvato da questa terribile epidemia”. Così la senatrice Vanna Iori, capogruppo in Commissione Igiene e Sanità, nel suo intervento in aula a Palazza Madama.
“La pandemia – ha sottolineato la senatrice Iori in un passaggio del suo intervento relativo alla scuola – ha allargato le differenze, ha fatto emergere nuove fragilità nel tessuto sociale e soprattutto i ragazzi hanno risentito degli effetti delle restrizioni, a partire dalla mancanza della didattica in presenza che ha aumentato le disuguaglianze nei percorsi educativi, nella possibilità di apprendimento e in quelle relazionali. Per questo è fondamentale l’istituzione del Fondo per i ristori educativi da destinare alla promozione di iniziative di recupero e di consolidamento degli apprendimenti relativi alle ore di scuola in presenza perse da parte degli studenti che sono stati soggetti a misure di isolamento dovute all’infezione, attraverso attività gratuite extrascolastiche, quali attività culturali, sportive, soggiorni estivi, sostegno allo studio e sostegno psicologico e pedagogico”, conclude la parlamentare dem.


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