Non si spegneva quell`incendio. C`erano i vigili del fuoco ma non si spegneva, anzi continuava a rianimarsi ad ogni folata di vento. La gente si è preoccupata ed ha preferito andare via. Io ho chiamato la Prefettura per avere rassicurazioni». Tra gli ombrelloni dell` “Ultima spiaggia” di Capalbio ieri c`era anche Linda Lanzillotta, ex ministra, oggi vicepresidente del Senato. Era con suo marito Franco Bassanini: sono una delle coppie fisse del lido maremmano caro alla classe dirigente della sinistra italiana.
Lanzillotta, vi siete presi un colpo?
«Paura no, ma c`è stata preoccupazione. Si vedevano le fiamme alte e la gente ha preferito andare via per non correre rischi. Va detto che l`incendio è rimasto di là, nella parte laziale, oltre il torrente Chiarone. Però c`erano vari focolai. È un`estate difficile su questo fronte».
Perché ha chiamato la Prefettura?
«Ho chiamato la Prefettura di Grosseto perché serviva aggredire le fiamme dall`alto, con un Canadair o qualcosa: ho parlato con la prefetta e sono stata subito rassicurata che la mobilitazione era già in corso, era perfettamente informata. Infatti dopo poco ho visto un elicottero. Non è che sono stata io determinante: ho fatto quello che avrebbe fatto chiunque. O non si può più fare?».
Ha visto i commenti su Twitter? C`è chi ha scritto: “Fiamme a Capalbio. Dio c`è”».
«Ormai siamo arrivati a questi livelli».


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