“I provvedimenti che escono dal CdM sono votati all’unanimità e quindi capisco il richiamo del Presidente Draghi a una maggiore coerenza e serietà. Poi è del tutto evidente che c’è la fase successiva in cui il Parlamento deve fare il suo lavoro, con le forze di maggioranza che da una parte devono rispettare il perimetro delineato in Consiglio dei ministri e dall’altra devono avere la possibilità di svolgere pienamente la funzione legislativa, emendando e migliorando il provvedimento. Il tema è che non si possono creare maggioranze alternative che poi stravolgono il testo varato dal CdM.

Le preoccupazioni del premier sono nate perché ormai è prassi che appena terminato il CdM, con un provvedimento varato all’unanimità, alcune forze della maggioranza si smarchino chiedendo di cambiare i provvedimenti.

Il Presidente Draghi ha voluto ribadire a tutti le regole d’ingaggio nel reciproco rispetto dei ruoli. Se il provvedimento esce in un modo dal CdM vuoi dire che quella è la linea e poi il Parlamento lavorerà per migliorarla come è giusto che sia. L’importante è che le modifiche siano fatte all’interno della maggioranza e non con maggioranze diverse che mandano sotto il governo”. Così questa mattina a Omnibus la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.


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