“Abbiamo seguito da vicino la vicenda del campo Rom di Giugliano denunciando lo stato di totale abbandono in cui vivono da oltre due anni più di duecento persone. L’intesa raggiunta lo scorso 4 febbraio rappresenta senza dubbio un segnale positivo affinché si arrivi in tempi brevi alla chiusura di quell’insediamento ma, nello stesso tempo, la soluzione proposta desta alcune preoccupazioni”. Lo dichiara Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani del Senato.
“La realizzazione di un eco-villaggio su terreni di proprietà del Comune sembrerebbe, infatti, ripetere la scelta di dividere la comunità Rom dal contesto cittadino e, di conseguenza, di isolarla, contravvenendo così a quanto stabilito dalla Strategia nazionale d’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti e dalle politiche europee di inclusione rivolte ai Rom in merito alla segregazione spaziale su base etnica. Inoltre – spiega Manconi – nel progetto non viene in alcun modo specificato quali saranno i percorsi di inclusione sociale da attuare né come finanziare tali interventi mentre sappiamo bene che affrontare la questione alloggiativa senza sviluppare un adeguato percorso di inclusione commisurato alle esigenze e alle competenze di ciascun membro della comunità, porti al fallimento sicuro di qualsiasi tentativo di integrazione. Lo stanziamento previsto permetterebbe, invece, di ricorrere a soluzioni con una progettualità più a lungo termine e in grado di incidere concretamente sulla vita dell’intero territorio come accaduto, ad esempio, ad Alghero, che ha deciso di puntare su un piano di sostegno all’affitto grazie a un’opera di mediazione con gli abitanti della città e su un investimento a lungo termine in percorsi di inserimento sociale: dopo un anno, i primi risultati positivi sono tangibili. Così come concepito – conclude il senatore Manconi – l’eco-villaggio rischia fortemente di non rappresentare una soluzione ma di porsi nuovamente come un intervento temporaneo destinato a fallire”.


Ne Parlano