Senatore Andrea Marcucci, il leader della Lega Matteo Salvíni propone un tavolo per il Quirinale. Voi del Pd vi siederete?

«Il tavolo o comunque un confronto costante dei leader e a seguire dei gruppi parlamentari è sicuramente un buon viatico. La frammentazione esistente in questa fine di legislatura è evidente a tutti, va arginata proprio attraverso il dialogo e l`informazione. Non possiamo permetterci passi falsi in un Paese che è ancora alle prese con l`emergenza pandemica».

Quali caratteristiche deve avere il successore di Sergio Mattarella?

«Un uomo o una donna che siano al di sopra delle parti, con forte senso delle istituzioni. Per la prima volta, dopo tanti anni, centrodestra e centrosinistra si equivalgono dal punto di vista numerico. Ne consegue che chi ha una forte appartenenza partitica ha meno chance».

In realtà Renzi dice che questa volta il kingmaker potrebbe essere il centrodestra.

«Centrodestra e centrosinistra, con i delegati delle Regioni, seggio più o seggio meno si avvicinano alla stessa entità. E l`unica password risolutiva di questa sfida sarà: insieme».

Il tavolo deve includere anche la riforma della legge elettorale e la modifica dei regolamenti parlamentari?

«Ricordo solo che l`attuale legge elettorale accompagnata dalla riforma che ha ridotto il numero dei parlamentari crea uno scompenso democratico grave con molti territori che rischierebbero di non essere rappresentati. Dopo il voto sul Colle, bisognerà mettersi a lavorare per la nuova legge elettorale e per riformare i regolamenti».

Il profilo che più unisce è quello di Mario Draghi, ma c`è chi teme che la sua uscita da Palazzo Chigi possa portare all`instabilità. La maggioranza resisterebbe senza l`attuale capo del governo?

«Draghi è certamente il collante perfetto di questa maggioranza ma non è tanto questo è il punto. Faccio mie le preoccupazioni espresse recentemente dal Financial Times: credo che per il bene dell`Italia, per l`attuazione del Pnrr, Draghi sia molto più utile, quasi essenziale a Palazzo Chigi».

Auspicherebbe un secondo mandato per Mattarella?

«Ho ascoltato come tutti le parole inequivocabili del capo dello Stato e non voglio certo tirarlo per la giacchetta. Mi limito ad osservare che la sua presidenza, anche in questi anni così difficili, è stata impeccabile».

Tra i papabili al Quirinale mette anche Marta Cartabia? O la soluzione sarà politica?

«Ho grande stima e rispetto per la Guardasigilli. E proprio per questo ricordo che qualsiasi nome che esca prima del previsto, è sostanzialmente un nome che rischia di essere bruciato».

Comunque vada esclude il ritorno alle urne nel 2022?

«il voto anticipato sarebbe una sciagura per l`Italia, e non per lo spirito di autoconservazione dei parlamentari. Abbiamo da pianificare la parte più laboriosa è complicata dei fondi europei. È in gioco il futuro dell`Italia, non le indennità dei parlamentari».

Se non si trovasse un profilo condiviso, quale sarebbe il nome che il centrosinistra contrapporrebbe a Silvio Berlusconi?

«Questo è proprio il verso che non deve prendere il voto sul Quirinale, un candidato di uno schieramento contro un altro. Dobbiamo dimostrare, tutti, di essere in grado di operare una scelta condivisa».


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