L’ impressione è che il redde rationem sia dietro l`angolo, tra i Dem. Enrico Letta si sta giocando l`all-in, la va o la spacca. Ma le trattative sono in alto mare. Andrea Marcucci, Base Riformista, ci dà la sua lettura della road map che vede intrecciare i destini del Paese, quelli del governo e per chi li ha a cuore, quelli del Pd e del centrosinistra. Perché le correnti contano, in questi giorni, più che mai. E ogni scrutinio per il Colle corrisponde a un congresso.
Una sua ipotesi di scenario per dipanare la nebbia sul Colle? Oggi venerdì 28 troverete la quadra?

È la stessa da quattro giorni, i numeri non sono cambiati. Serve un nome super partes, un garante dell`unità nazionale, che non sia una bandierina di una o dell`altra parte. Sono davvero stupito dalle giravolte di Salvini, mi sembra stia venendo meno il rispetto delle istituzioni. Ho detto nei giorni scorsi, ad esempio, che il Presidente Casini ha molte delle caratteristiche per essere il candidato di tutti.

Certo che il santino di Mattarella con l`aureola fa pensare più a un martire che a un Presidente. Circolava ieri tra i grandi elettori dem. Il Pd non risulta schiacciato sull`usato sicuro?

Ho grande rispetto e grande stima di Mattarella che è stato un Presidente esemplare. Se la sua volontà fosse acclarata, sarei tra i primi a chiedergli di tornare al Quirinale ma finora così non è.

Mario Draghi troverà ingrati i partiti: lo hanno chiamato, voluto. E poi però proprio mezzo Pd ha fatto la voce grossa sull`esigenza di tornare, per il Quirinale, alla politica.

È una ricostruzione fantasiosa. lo ho sempre detto la stessa cosa, credo anche oggi che il ruolo, la funzione e l`autorevolezza di Mario Draghi capo del governo sia un patrimonio dell`Italia. Le dirò più: per il suo ruolo, e la difficoltà della situazione, io vorrei che Draghi rimanesse a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni
del `23.

Sabino Cassese è un giurista “liberai”, non dovrebbe dispiacere al Pd. Ed è anche un toscano adottivo, ha studiato alla Sant`Anna di Pisa. A lei piacerebbe?

Uno dei giuristi che apprezzo di più. Trovo esilarante questa sorta di grande fratello dove ogni giorno Salvini brucia un nome: Pera, Nordio, Letizia Moratti. Che fine hanno fatto? Ecco spero che il professor Cassese non
sia travolto dal solito meccanismo. Mi lasci dire: il leader della Lega non si rende conto che da giorni siamo riuniti per trovare il Capo del- lo Stato, non il protagonista di un talk show televisivo.

Elisabetta Belloni, invece?

Non voglio neanche commentare l`idea di candidare una degnissima servitrice dello Stato, che per conto del Governo ha la responsabilità dei servizi di informazione e sicurezza. Qualcuno pensa che sia davvero
possibile eleggere Presidente della Repubblica una persona che ha il ruolo di Elisabetta Belloni? In realtà, credo che sia il solito brutto gioco di Salvini, peraltro senza ritegno dell`onorabilità delle persone che ha chiamato in causa.

Come sta conducendo le trattative Enrico Letta? Lei ha dichiarato, alcuni giorni fa, di non vederlo preoccupato. Forse avrebbe dovuto preoccuparsi di più..

Letta intelligentemente ha evitato il tranello delle rose, ed ha bloccato alcune candidature istituzionali improprie. È una partita molto complicata, come avevamo previsto alla vigilia, capisco le difficoltà dei leader. Come in tutte le partite importanti, le pagelle si possono fare quando l`arbitro fischierà la fine delle ostilità.

Avevate dato per scontato un ampio sostegno a Draghi, smentito poi dai fatti?

Draghi in questo anno ha gestito una fase complicatissima con risultati assolutamente straordinari. Quell`impegno gravoso non si è esaurito, c`è da gestire la messa in terra del Pnrr, la pandemia con i suoi colpi che
speriamo siano di coda, ed alcune fondamentali riforme istituzionali ed in modo particolare la legge elettorale. Il sostegno nel Paese ed in Parlamento al Presidente Draghi continua ad essere molto alto.

L`asse ritrovato Salvini-Conte segna la fine dell`alleanza gialloverde?

Ho detto più volte che sono un pessimo interprete delle azioni dei 5 stelle: non li capisco. Un giudizio che in questi tre giorni non solo confermo ma anche sottolineo. Non so davvero cosa voglia fare Conte.

Da giorni le posizioni di Italia Viva e quelle del Pd sono tornate ad affiancarsi. Il dialogo di Renzi con il Pd e con lo stesso Letta è ripreso. Dove può portare?

Ne sono ovviamente soddisfatto, il dialogo concreto tra i due leader mi sembra che sia un fatto molto positivo, io credo che il Pd abbia un gran bisogno di tenere costantemente attivo il dialogo con i riformisti.

Ci sono trattative incrociate, anche sul governo. Se anche rimarrà Draghi a Palazzo Chigi si rafforzerà la compagine dei centristi?

Non mi interessano i bilancini, preferisco i contenuti. Da questo punto di vista mi sento “garantito” dalla presenza e dalla centralità del Presidente del Consiglio: l`unico che può far marciare una maggioranza così ampia come la nostra. Vorrei dire a Salvini che anche per il Quirinale si dovrebbe preservare una maggioranza così articolata.

Letta vuole correre da candidato premier, alle prossime elezioni. Anche in questo caso, il M5S correrà da solo, contro il Pd?

Segnerebbe il tramonto di un`era. Lasciamo che a decidere siano il sistema elettorale che dobbiamo assolutamente cambiare e le dinamiche interne dei partiti. Da questo punto di vista il Pd ha una garanzia in più: abbiamo uno statuto ed un Congresso con i nostri elettori da onorare.


Ne Parlano