“E’ la nuova svolta della Casaleggio, un’altra dimostrazione della ‘coerenza’ del M5S. Hanno occupato l’aula per 5 anni, ed oggi di fronte a 670 emendamenti al cosiddetto decreto dignità, non escludono il ricorso al voto di fiducia. Lo dico in anticipo al vicepremier Di Maio: non abbia la faccia tosta di chiederla alla Camera, accetti il confronto in Parlamento. Il Pd, a differenza loro, non è solito fare ostruzionismo”.
Lo afferma il capogruppo del Pd Andrea Marcucci, ai margini della direzione dem.


Ne Parlano