“Siamo molto soddisfatti perché nel Decreto Aiuti varato ieri dal Governo si riconoscono tante delle proposte del Pd. Sostenere lavoratori, famiglie, imprese, anche attraverso una tassazione significativa degli extraprofitti delle aziende energetiche è la strada giusta. Non ci possiamo permettere la terza recessione in un decennio perché i costi sociali sarebbero insostenibili. Oggi lo scenario con cui fare i conti è l’inflazione, che è una tassa ingiusta sulla pelle dei più deboli”. Così Tommaso Nannicini, senatore e responsabile innovazione e Tlc del Partito democratico ai microfoni di Radio Immagina, la web radio del Pd. “Quindi al centro delle politiche del Pd – ha aggiunto  Nannicini –  oggi c’è innanzitutto la difesa del potere d’acquisto dei salari, delle pensioni. Per rafforzare le retribuzioni, per avere retribuzioni giuste le classi dirigenti italiane devono ciascuna svolgere la propria parte. Il Governo, attraverso la leva fiscale, deve ridurre il costo del lavoro, i sindacati devono puntare su nuove regole della rappresentanza e anche le imprese devono fare la loro parte sugli aumenti salariali. L’altro tema su cui insistere con forza è quello del salario minimo. Su questo abbiamo registrato aperture importanti da parte del mondo sindacale. Ma è chiaro che ognuno deve fare la sua parte nell’orizzonte di una politica dei redditi che rafforzi i salari”.

“Nella crisi del 2008-2011 – ha continuato ancora Nannicini – abbiamo sbagliato praticamente tutto, in Italia e in Europa. Al contrario, la risposta europea alla crisi innescata dalla pandemia è stata ottima. Oggi purtroppo il rimbalzo positivo sull’economia è stato soffocato dalla guerra, dalla terribile decisione del Cremlino di invadere l’Ucraina. Per questo motivo, oggi ancora più di ieri, occorre che lo strumento del debito comune europeo non sia temporaneo, ma accompagni l’Unione nel suo cammino. Se vogliamo un’Europa forte – e le tensioni geopolitiche dicono che ci vuole un’Europa forte – più unita su difesa, energia, fisco, politiche sociali. La strada è questa”.


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